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È nato a Pontevedra, in Spagna, nel 1964. Fin dall'inizio, ha sviluppato un proprio stile con forte personalità. Gestisce fluentemente forme, volumi e fonti di luce in modo semplice ed elegante, mixandoli magistralmente e portando una nuova visione di illuminazione reattiva, arrivando a concepire negli spazi scenografici sorprendenti e la messa in scena leggera. Attualmente, continua a esplorare diverse linee di lavoro e di espressione.

Nei primi anni Novanta si interessa al vetro piano e impara le tecniche del vetro colorato e Tiffany per realizzare lampade. Inizia a creare luminari, da tecniche antiche, ma con un linguaggio del suo tempo, contemporaneo, con tocchi Art déco e Art nouveau. Nel corso degli anni cammina e si identifica con i concetti Bauhaus di unire e rivedere forme, volumi, prospettive e piani per un'attenta lavorazione artigianale.

Ci sono tre tempi definiti nella carriera di Arturo Alvarez. Nei primi anni esplora e lavora con concetti figurativi basati sulla natura. In un secondo tempo progredisce verso l'astrazione esplorando semplici forme geometriche senza abbandonare i riferimenti alla natura, appare il corpo femminile, un tema che si ripete e che continua a ricercare nel corso degli anni. Arturo Álvarez sta attualmente sviluppando nuove forme di espressione, con la luce come filo conduttore e con l'essere umano e le sue relazioni come soggetto principale, con le sue luci e ombre, incontri e incontri mancati, questioni di preoccupazione e approfondimenti da diverse tecniche.

Negli ultimi dieci anni, ha condotto un ampio lavoro di ricerca e sperimentazione per sviluppare i propri materiali che gli consentono una libertà e un'espressività più creative. Li toglie dai loro usi comuni, li mescola e li trasforma in qualcosa di nuovo e unico. Crea e brevetta l'IMETECH®, un materiale traslucido che può essere modellato per ottenere trame diverse.